Dicono di non esistere, eppure…

La vicenda accaduta a Sperlonga, ho letto, divide il web.

Ma che vuol dire “divide”? Che razza di affermazione è mai questa?

La vicenda di Sperlonga va condannata, come si usa dire, senza se e senza ma in quanto è atrocemente abominevole, quanto è accaduto.

La vicenda di Sperlonga va condannata, perché se due persone si amano, si vogliono bene, simpatizzano o, semplicemente, hanno voglia di scambiarsi una coccola, un abbraccio, un bacio, non devono avere timore nel poterlo fare.

Non devono -e noi dobbiamo impedirlo- correre il rischio di incappare in un troglodita, becero, maschilista, razzista, omofobo bipede che li aggredisce in nome della ‘normalità”; lui che “normale” non è.

È ora di rimandare nelle caverne -loro idonei condomini- questi “signori”.

Ed è ora di rispondere, sempre e per le rime, a chi si appella al “decoro”, allo “Atto osceno” per un bacio, un abbraccio un’effusione amorosa tra due esseri umani. Chiamiamoli con il loro giusto appellativo: omofobi, razzisti, cavernicoli.

Questi sono gli stessi che hanno affossato il DDL Zan, perché l’omofobia in Italia non esiste e sono, sempre loro, gli stessi che dicono che il fascismo è morto e non può più tornare.

Il 25 settembre pensiamo anche a questi che, pur sostenendo di non esistere, offendono, attaccano, feriscono…

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